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SPC CLAP: Il Pavimento Click di Nuova Generazione

  • info726879
  • 10 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 5 giorni fa


"La qualità si posa in silenzio, ma resta per sempre."

Pavimento SPC: alternativa economica o soluzione davvero innovativa?



Negli ultimi anni, il pavimento SPC (Stone Polymer Composite) è diventato protagonista nel mondo delle ristrutturazioni. Molto richiesto per la sua praticità e il costo competitivo, si pone come valida alternativa a soluzioni più tradizionali come parquet e gres. Ma si tratta davvero di un’innovazione nel settore, o è semplicemente una scelta economica?





Cos’è il pavimento SPC?



SPC è l’acronimo di Stone Polymer Composite, un materiale composito realizzato con polveri minerali (soprattutto carbonato di calcio) e PVC rigido. Questo mix consente di ottenere un pavimento multistrato che unisce resistenza, stabilità e impermeabilità, ideale sia in ambito residenziale che commerciale.


Il sistema a incastro “click”, l’elevata resistenza all’umidità e lo spessore contenuto (4–6 mm) rendono questo prodotto perfetto per la posa in sovrapposizione, senza necessità di demolizioni.





Caratteristiche tecniche


  • Impermeabile al 100%, adatto anche per bagni e cucine

  • Posa flottante a incastro, veloce e pulita

  • Alta resistenza a urti, graffi e usura

  • Disponibile in molte finiture, effetto legno, pietra o cemento

  • Compatibile con impianti di riscaldamento a pavimento

  • Facile da mantenere e pulire



I vantaggi


Il pavimento SPC offre una lunga lista di vantaggi:


  • Rapidità di installazione, anche sopra superfici esistenti

  • Buon comfort al calpestio, soprattutto nei modelli con materassino integrato

  • Nessuna necessità di colle o adesivi

  • Ottima stabilità dimensionale nel tempo

  • Estetica realistica, soprattutto nelle versioni di fascia alta





Le criticità


Come ogni materiale, anche l’SPC presenta alcuni limiti da tenere in considerazione:


  • Aspetto “plastico” nei modelli più economici

  • Sensazione tattile meno calda rispetto al legno naturale

  • Minore valore percepito in ambienti di alta gamma

  • Necessità di una posa attenta per evitare problemi di dilatazione termica




 

Sostenibilità ambientale

sostenibilità ambientale

Dal punto di vista ambientale, l’SPC non è biodegradabile, ma alcuni produttori stanno adottando politiche più sostenibili. Tra i marchi di riferimento, Tarkett si distingue per l’uso di materiali riciclati, basse emissioni di VOC (certificazione FloorScore®) e un impegno concreto verso l’economia circolare, con processi produttivi progettati per ridurre l’impatto ambientale e favorire il riciclo a fine vita del prodotto.



Conclusioni


Il pavimento SPC rappresenta una soluzione tecnica ed estetica valida per molte situazioni: dalla ristrutturazione rapida alla sostituzione di vecchi rivestimenti, fino alla posa in ambienti ad alto calpestio. È pratico, resistente e visivamente gradevole, ma richiede una valutazione consapevole del contesto e delle aspettative.


Non è una scelta universale, ma può diventare un’ottima alternativa se selezionato con attenzione, puntando su prodotti certificati e di qualità.


 
 
 

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